La notte delle streghe di -Sergiacomo-Di Federico-Buzzelli-Maurizio

Uno dei fini del nostro Gruppo è quello di promuovere e raccontare l’Abruzzo attraverso varie sfaccettature, fra le quali le sue tradizioni e i suoi riti .                                                               

Quello di CASTEL DEL MONTE è una rievocazione di uno di questi                                         

“Ru Rite De’ Re Sette Sporte”


Sotto i caratteristici “sporti” (i numerosi archi presenti nel centro storico) si respira quotidianamente profumo di Streghe, un ambiente nel quale la cultura popolare ha permesso al mito delle streghe di crescere e propagarsi.
“Qui un tempo non lontano si credeva alle streghe, e ce ne sono che ci credono ancora.
Quando una creatura si ammalava e il medico non ci capiva nulla e non c’era medicina per guarirla, subito si sospettava che le streghe di notte se la succhiavano. E stupidamente si credeva che le streghe entravano nella casa dal buco della chiave o dal tetto. I parenti, gli amici e i vicini, tenevano subito consiglio, e si deliberava che bisognava fare il giro del paese di notte e passare sotto sette sporti. Il giro si faceva verso la mezzanotte quando le vie erano deserte, e la comare del battesimo doveva portare in braccio la creatura seguita da altre donne tutte in silenzio e, se pure si incontrava qualcuno non si doveva fare una parola, con tutto questo credevano di allontanare le streghe e far guarire la creatura. Si faceva anche in altro modo, si vegliava la creatura per otto o dieci notti, nell’ultima notte anche ad ora tarda si prendevano panni della creatura, si andava fuori dal paese dove due strade si incrociavano, e li si mettevano i panni sopra un pezzo di legno, si battevano fortemente e poi si bruciavano. Qualche volta capitava che la creatura guariva, e si rafforzava la credenza nelle streghe.

“Testo liberamente tratto da “Se ascoltar vi piace. Dai quaderni di Francesco Giuliani

Lindau, Torino 1992                    GUARDA LE IMMAGINI