Scanno, le "Sagne" di S. Antonio
Scritto da Antonio Buzzelli   
iconaEccoci alla prima uscita stagionale.
Siamo stati, il 17 gennaio, io,Alfonso ,Terigio e l’amico Raffaele a Scanno in occasione della ricorrenza della festa  di S. Antonio Abate. Andare a Scanno per noi fotoamatori è sempre un’emozione, perché questo bellissimo borgo affascina, coinvolge e rapisce  con  le sue caratteristiche viuzze, con i costumi delle donne scannesi ormai “octuagenarie” che si muovono con passo ancora fiero e felpato su e giù per le scale delle stradine, ricoperte da  un leggero strato di neve. Abbiamo scelto questa data perché si celebra il rito  della distribuzione delle “sagne con la ricotta”.

La festa  di S. Antonio Abate o Barone,  (tale appellativo deriva dal fatto che la chiesa dove è custodita l’immagine del Santo era proprietà dei baroni scannesi),  si fa risalire ai secoli XIV-XV. Dopo un periodo di interruzione, fu ripristinata per volere dei fratelli Antonio ed Adriano Di Rienzo che a quel tempo possedevano la maggior parte delle greggi che  attraverso i tratturi di dannunziana memoria svernavano in Puglia. La mattina del 17 gennaio dunque,  con qualsiasi tempo, nello spazio antistante la chiesetta di S. Antonio Barone,  si accende un fuoco sul quale viene posto un grande treppiedi con un enorme caldaio nel quale vengono cotte le “Sagne” con la ricotta (striscioline di pasta bianca condite con ricotta salata). Alla fine della celebrazione della S. Messa da parte del Vescovo di Sulmona e dopo la benedizione impartita dallo stesso, il gustoso cibo, ancora fumante, viene distribuito  a tutti gli abitanti, provvisti di un tegamino di metallo. Anche noi, però in un piattino di plastica, abbiamo gustato quella  calda e succulenta minestra che ci ha riscaldato, dandoci energia per il resto della giornata.
 
Le notizie della festa sono state tratte  dal sito internet dell'Ufficio IAT di Scanno