Decontra e dintorni di - Laura Quieti e Marialaura Marrone

Decontra e dintorni
L’estemporanea tenuta a Decontra il 19 giugno è stata una piacevole occasione per rilassarsi e godere dei paesaggi circostanti. Il piccolo borgo abbarbicato alle falde della Majella, balcone naturale  sulla  Valle dell’Orfento, offre un’interessante immersione nel mondo pastorale di un tempo. Tra le case in pietra delle strette stradelle si possono notare ancora i luoghi dove venivano ferrati gli animali e gli ancoraggi per la posta del bestiame mentre a pochi chilometri, attraversando la valle Giumentina oggetto di scavi archeologici, si può arrivare all’eremo di San Bartolomeo. Si tratta del romitorio forse più conosciuto tra quelli ricostruiti da Pietro da Morrone, più conosciuto come papa Celestino V, che vi soggiornò dal 1274 al 1276. Scendere dal versante opposto di Roccamorice garantisce un bel colpo d’occhio sull’eremo, incastonato tra la bastionata che lo contiene e permette di attraversare il vallone su di un ponte che la leggenda vuole essere stato costruito dal Santo dopo aver scagliato un grosso masso per facilitare il passaggio. Altra leggenda è riferita alla sorgente del “catenaccio”, dalle proprietà taumaturgiche, che il Santo fece scaturire dopo aver gettato la chiave dell’eremo sulle rocce. Il tempo sembra scorrere lento a Decontra ma diventa tempo di qualità. I ritmi riprendono ad essere quelli umani, in cui c’è tempo per fermarsi ad ascoltare i racconti di nonno Paolino, testimone dei vecchi mestieri della montagna e godere delle voci ammalianti della Majella. Laura Quieti. GUARDA LE IMMAGINI.