Il primo Maggio a Pescara - Alessandra Leone e Marco Dell’Elce PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 14 Maggio 2018 10:39

 

 

 

«8 ore di lavoro, 8 di svago, 8 per dormire» era lo slogan coniato in Australia nel 1855 e condiviso da gran parte del movimento sindacale del primo Novecento, che aprì la strada a rivendicazioni generali sulle pesanti condizioni di lavoro e alla ricerca di un giorno, appunto il Primo maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e affermare la propria autonomia. Certo, oggigiorno siamo lontani dal ricordo delle motivazioni che spinsero alle battaglie fatte dai lavoratori per ottenere il diritto alle “tre 8”. Queste rivendicazioni, purtroppo, furono sempre bagnate dal sangue: dal massacro di Haymarket a Chicago nel 1886 fino al maggio 1947, a Portella della Ginestra (PA), dove la mafia sparò sui lavoratori festanti uccidendone 11. A Pescara Marco ed io ci siamo intrufolati, invece, fra la folla di giovani e meno giovani in attesa del concerto del I° Maggio in Piazza Salotto. E’ stata un’impresa quasi ardua, a volte agevolata dalla disponibilità e dall’allegria contagiosa dei ragazzi che ci hanno permesso non solo di fotografare ma anche di farsi fotografare. Fra balli improvvisati, movimenti inconsulti e qualche lattina che iniziava ad essere di troppo, siamo riusciti a cogliere alcuni momento di allegria e spensieratezza, pur nel convinto desiderio, nei presenti, di poter manifestare la loro rabbia ed impotenza per la ricerca o la riconquista di un lavoro che è, ormai, quasi un miraggio.

Alessandra Leone e Marco Dell’Elce

 

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 16 Maggio 2018 13:58